Visualizzazione post con etichetta Carfagna. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Carfagna. Mostra tutti i post

venerdì 21 novembre 2008

Carfagna la hostess di Silvio

Il premier se ne fotte del protocollo e invia la fidata Mara a ricevere il presidente brasiliano Lula all'aeroporto. E il ministro degli Esteri?

Ieri soubrette in tv e «calendarista», oggi parlamentare da riverire e a tratti valletta di Berlusconi; Mara Carfagna, da qualche tempo incaricata dal premier di svolgere le funzioni di portavoce del governo. In un momento di tensione sociale, Berlusconi ha pensato bene di fare del volto (e dello sguardo attonito) di Mara il biglietto da visita del collegio dei ministri.
Non solo. La 32enne ministro è stata mandata dal premier ad accogliere il presidente del Brasile Inacio Lula da Silva all'aeroporto di Fiumicino, in barba al protocollo che prevede che un capo di Stato venga accolto quantomeno dal titolare del ministero degli Esteri, ovvero Franco Frattini. La cosa più che scandalizzarmi,mi fa veramente ridere e allo stesso tempo mi fa piangere!!

Di Certo, Lula avrà gradito il fatto di trovarsi di fronte una bella donna, che dal canto suo s'era studiata il compitino osservando scrupolosamente tutte le procedure previste dal protocollo. Un debutto aeroportuale da hostess di rango destinato a ripetersi, quello della Carfagna, considerato che il 2009 sarà l'anno della presidenza italiana del G8 e che i capi di Stato o i monarchi in visita in Italia (è il caso dei re di Svezia, che atterreranno a Roma in marzo) non mancheranno.

Ogni commento sarebbe superfluo... quindi i limito a informare .. sarete poi voi a dare dei giudizi ..

Andrea

lunedì 17 novembre 2008

Messaggio di Isokè Aikpitanyi "Associazione Vittime ed ex Vittime della Tratta"


NON E' VERO
Non è vero che per effetto del Decreto Carfagna il racket si sta spostando all'estero e se, davvero, comunque si stesse spostando dall'Italia verso in altri paesi europei, vorrebbe comunque dire che non si è risolto un bel niente: da sempre il traffico usa l'Europa intera per far arrivare e mettere in circolazione le proprie vittime, spostandole da un paese all'altro a seconda di quel che le contingenze impongono; la maggior parte delle ragazze che si trovano in Italia, sono passate attraverso Londra, la Francia, la Spagna e altri paesi sono diventati, via via, zona di arrivo o di smistamento o di riciclaggio. Spostare le vittime da una zona all'altra, da una città all'altra o da uno stato all'altro non risolve l'emergenza umanitaria che le riguarda.
Non è affatto vero che l'articolo 18 ha dato buoni frutti: chi si è applicato ad attuarlo ha fatto il possibile, ma quella era un'arma spuntata e se dopo tanti anni di applicazione, la situazione non è migliorata, tutti dovrebbero avvedersi che bisognava e bisogna modificarlo.
Non è affatto vero che le modalità di lotta alla tratta portate avanti dalla Associazione Papa Giovanni XXIII sono state risolutive: da Rimini la Papa Giovanni è riuscita a spostare le vittime clandestine nei paesi limitrofi, ma ben presto in strada ci sono finite le ragazze est-europee, non clandestine quindi non espellibili. E adesso le toglierà dalla strada, ma le spingerà nei bordelli e nei night.
Per effetto del decreto Carfagna le vittime sono sempre più vittime, sfruttate in luoghi chiusi nei quali nessuno (operatori, volontari, forze dell'ordine, preti) può più raggiungerle per assicurar loro interventi di riduzione del danno o vie di uscite.
Non è vero che, comunque, prostituirsi o esser sfruttate in luoghi chiusi sia meglio che esserlo in luoghi aperti: le violenze si consumano ovunque, ma dai luoghi chiusi nessuna può fuggire e le violenze più terribili, quelle che comprendono anche l'omicidio, nascono proprio dove non c'è via di fuga.
Le donne italiane denunciano che tra le mura domestiche si consumano efferate violenze; come mai nessuno le denuncia, come mai si pensa addirittura che – invece – sarebbero oggetto di denuncia le violenze subite da donne sfruttate e clandestine nei luoghi chiusi, se nessuno denuncia neppure le violenze contro le donne italiane?.
Nel frattempo, per timore di essere arrestate le ragazze clandestine fuggono alla vista della Polizia e finiscono travolte da auto in corsa che neppure si fermano a prestare soccorso; botte e omicidi nascono per effetto di un clima di impunità dovuto al silenzio dei media e delle associazioni: si scende in piazza per una discriminazione o una violenza e una offesa razzista, ma si tace sui sempre più numerosi omicidi di ragazze trafficate… più di dieci solo da Pasqua a Ferragosto, tre a Bari in strada in poche settimane, dee a Napoli – Caserta in pochi giorni.
Le ex vittime avranno sempre una possibilità di avvicinare le loro più sfortunate sorelle ancora trafficate, ma i pericoli da affrontare sono troppi.
I clienti possono fare molto, ma per troppi anni c'è chi ha continuato solo a criminalizzarli e chi, invece, li ha definiti potenziali risorsa utili contro la tratta, ma NESSUNO ha fatto qualcosa nella direzione clienti.
E su questo fronte tutto si sta riducendo alle multe…
E' indispensabile attuare iniziative che favoriscano l'intervento di ex vittime o, comunque, di operatrici pari o, comunque, di connazionali delle ragazze trafficate; ed è indispensabile anche attuare immediatamente progetti che riguardino i clienti.
Noi abbiamo portato avanti queste due tipologie di intervento, fin dalla nostra nascita, anzi siamo nati proprio perché, pur rispettando il lavoro della rete antitratta, avevamo capito che bisognava fare anche altro.
La nostra esperienza è a disposizione di tutti.
Intanto a Cremona è finito il processo contro i trafficanti: condanne esemplari, ma la maggior parte dei condannati ha ottenuto gli arresti domiciliari … non si dica allora che contro i trafficanti la legge c'è ed è dura … con quale coraggio le ragazze dovrebbero denunciare i trafficanti e le maman che restano ben presto liberi?
I nostri amici Vincent e Rose festeggiano oggi la nascita del loro primogenito JUSTICE … un grande augurio a loro anche per la speranza che hanno espresso scegliendo quel nome per il bimbo.
Non è vero, infine, che il Decreto Carfagna abbia comunque evidenziato l'urgenza di affrontare il problema, poiché invece, ha innescato il vergognoso tentativo di dimostrare che si combattono le prostitute in strada per salvare le schiave: tratta e prostituzione sono due cose diverse, connesse per certi versi, ma diverse.


Se la pensi come noi aderisci formalmente al Movimento d'opinione del Progetto la ragazza di Benin City.
Se vuoi discutere hai un blog a disposizione, se cerchi aiuto ci puoi trovare al tuo fianco, ma se sei un cliente o un papagiro che da anni cerca e frequenta ragazze, tieni per te le tue scelte, i tuoi comportamenti e i tuoi commenti, non aspettarti la nostra considerazione.
Se una ragazza ti ha ingannato, deluso, fregato e mollato, non difendere per questo la Carfagna, ma cerca e ritrova te stesso, nel profondo del tuo cuore, abbastanza forza per combattere la schiavitù, sempre pensando che le ragazze più difficili sono quelle che, più di altre, sono vittime.
Non credere alla leggenda metropolitana che con le retate, gli arresti, i rimpatri, le detenzioni, ecc. si risolva il problema della tratta.
Cerca nel blog voce ribelle.ilcannocchiale.it e nel blog di cattivi ragazzi il calendario intenso degli appuntamenti dei prossimi giorni in giro per l'Italia con il Progetto la ragazza di Benin City


(nel box: Isokè)

mercoledì 29 ottobre 2008

dopo la scuola, tocca a voi: prostitute e clienti








Dopo la scuola ora tocca alla "cocca" del cavaliere, non è mica giusto che la Gelmini abbia cuccato un mese di popolarità sulla distruzione dell'istruzione pubblica e la sua cocca sia rimasta in ombra, già ci ha anticipato che lei, la cocca, è come Santa Maria Goretti, che angelo, che cherubino, non vuoi regalargli un pochino di notorietà? E quale ribalta mediatica, lei, la cocca, paladina della pubblica moralità. Peccato che stia giocando con la vita delle persone, che nella pratica protegge e fa prosperare maman e schiavisti, che incancrenirà il problema e lo renderà ancora di più difficile contrasto.
Gli sfruttatori vari si sono già attrezzati, hanno investito cifre colossali in hotel appartati, hanno predisposto i nuovi bordelli con cura creando società fittizie, prestanomi compiacenti, loro tifano Carfagna noi no!

giovedì 9 ottobre 2008

tanto per non dimenticare


Scusate, ma dato che siamo "cattivi ragazzi" una ripassatina a chi è la Carfagna bisogna pure darlo altrimenti la memoria si atrofizza.