martedì 27 gennaio 2009

27 gennaio: il giorno della memoria ... tradita


Non c'è dubbio, ma, se, forse ... che tenga. L'ideologia nazista è stato il culmine del razzismo e dello schiavismo raggiunto dal genere umano. Un'ideologia dura a morire, che scompare e appare in modo inquietante nelle coscienze, nelle politiche del potere, che viene banalizzata e incessantemente riproposta in nuove versioni, che è d'alibi alle incapacita, alle ineguatezze, agli egoismi dei più. Dalle cronache nere: lo stupratore è sempre il diverso, alla politica: il diverso ti ruba il lavoro, alla religione: il diverso è blasfemo, ecc. ecc. ec... è una storia senza fine, che si avvita su se stessa. L'orrore della "soluzione finale" non è bastato, cosa porrà termine a tutto questo, basta un giorno della memoria? No, sicuramente no. Quando la chiesa cattolica riabilita vescovi che negano l'orrore dei campi di sterminio, vescovi che sostengono forze politiche razziste e xenofobe come Forza Nuova, vescovi che che anelano alla supremazia delle leggi religiose su quelle civili in una riedizione ultranazista del pensiero di Léon Degrelle, ebbene, la memoria è tradita. Quando si radicano forze politiche che fanno leva sulle paure per il diverso al fine di raggiungere il potere, ebbene: la memoria è tradita. Quando il capitale affama e devasta le coscienze, ebbene: la memoria è tradita. Nei piccoli gesti quotidiani, lo scostarsi se si incrocia un diverso, e per quanto direttamente ci interessa, approfittare di una schiava lungo una strada, ebbene: la memoria è tradita.

Combattere il razzismo e il suo logico epilogo: lo schiavismo, è oggi più che mai fondamentale per salvare quella scintilla di umanità che arde dentro gli esseri umani, scintilla che si vuole spegnere, scintilla temuta dai potenti, scintilla che rende l'uomo l'essere più meraviglioso dell'universo.

martedì 20 gennaio 2009

agire, agire e ancora agire contro il razzismo e lo schiavismo


razzismo: dove finisce, dove inizia


20 gennaio 2009, il giorno di Obama, ma è anche il giorno in cui finisce una pagine vergognosa nella storia della Nazione americana, ci sono voluti 150 anni, una guerra sanguinosa e decenni e decenni di discriminazioni razziali, di morti, di torture e soprusi di ogni genere.

Oggi finisce, e non importa se continueranno ad esistere frange razziste, il razzismo in America ora è percepito, finalmente, come un male. Il lungo percorso è concluso.

Ma ..., c'è un ma.

Ci sono paesi dove invece sta sorgendo, si sta facendo lo stesso percorso, il razzismo e il suo prodotto più odioso, lo schiavismo viene banalizzato, tollerato, nascosto sotto il tappeto del salotto buono.

Questo paese è il nostro!

E' un paese, il nostro, strano. A fronte di migliaia di cittadini impegnati nel socile, a fronte di milioni di italiani geneticamente democratici un manipolo di mascalzoni, mascherati da politici, sono riusciti a far nascere e a far radicare sentimenti insani e malvagi. Per i loro scopi sono riusciti a diffondere paura e alienazione, ad arrivare al potere e da li alimentare, dare nuova linfa, ai peggiori egoismi: e più gli egoismi salgono più sono affrancati al potere, e più sono affrancati più spingono sulle leve della paura del diverso ricevendone ancora più potere. Dove ci porterà tutto questo? In quale spaventosa avventura ci stanno conducendo?

Non siamo innocenti, chiudiamo gli occhi e non vediamo i lavoratori schiavi degli opifici cinesi, i muratori che muoiono nei cantieri per 5 € l'ora, le ragazze straniere sulla strada. Spesso chiudiamo gli occhi, il mondo è complicato, meglio andare a casa, vedere le scosciate veline in TV, vivere in un mondo finto. I cinesi? Ma si, si mangiano tra di loro, i muratori rumeni? Ma, insomma, che vogliono di più. Le ragazze sulla strada? Ma daaaai, fare la puttane è il più vecchio mestiere del mondo e poi è pure piacevole, sicuramente si, se sei una schiava incatenata dal debito e sei pure nera.

Gli USA escono, noi entriamo: auguri Obama, auguri italiani ...

giovedì 8 gennaio 2009

Manifesto appello vittime ed ex vittime della tratta


Noi, vittime ed ex vittime della tratta
noi, donne italiane rappresentanti di enti, associazioni, forum ed istituzioni,
e noi, uomini delle reti maschili contro le violenze sulle donne, operatori e rappresentanti di servizi e comunità antitratta, clienti – ex clienti e finti clienti,
e tutti noi operatori dell'informazione, della cultura, dello spettacolo, del lavoro, della politica, delle istituzioni civili e religiose
consapevoli che il problema della tratta richiede un rilancio delle azioni di contrasto, riteniamo anzitutto indispensabile DARE ASCOLTO ALLA VOCE DELLE VITTIME DELLA TRATTA, agendo affinché sia rafforzata l'espressione diretta delle loro richieste.
Affermiamo che
E' INDISPENSABILE DISTINGUERE TRATTA E PROSTITUZIONE, pur nella consapevolezza che la prostituzione non può e non deve essere considerata un reato e che le donne che si prostituiscono non possono e non devono essere criminalizzate.
E' INDISPENSABILE FERMARE LE POLITICHE REPRESSIVE considerando che le retate, gli arresti, gli avvii nei CPT, i rimpatri sono un ingiusta persecuzione e alimentano il clima di paura nel quale le vittime della tratta non possono maturare la scelta di fidarsi di operatori, enti, forze dell'ordine, istituzioni.
E' INDISPENSABILE ASSICURARE VERA GIUSTIZIA CONTRO I TRAFFICANTI lamentando che i processi alle maman e ai trafficanti, nati da denunce di vittime della tratta, si concludono troppo spesso con gli arresti domiciliari di trafficanti che tornano così a vivere liberi a diretto contatto con le loro vittime.
E' INDISPENSABILE ASSICURARE VERA LIBERTA' ALLE VITTIME DELLA TRATTA offrendo loro percorsi di uscita non condizionati dall'obbligo di presentare una denuncia, obbligo che frena la maggior parte delle ragazze poichè temono conseguenze per se e per la famiglia.
E' INDISPENSABILE POTENZIARE LA RETE DEI SOGGETTI CHE OPERANO CONTRO LA TRATTA riconoscendo la possibilità di operare anche a figure individuali, familiari e associative che, in veste di Tutor o di Sponsor possano agire direttamente o interagire con gli enti accreditati, vedendo riconosciuto e legalizzato il loro ruolo.


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sabato 3 gennaio 2009

Buon 2009 a tutti

Se ne va il 2008, bisesto e funesto. L’anno in cui in strada si spara, le vetrine saltano in aria, gli omicidi diventano eccellenti, e si uccide giusto per dare un segnale.
Si ammazzano gli immigrati e i barboni è anche l’anno della tolleranza zero,della guerra tra poveri e si bruciano i campi rom ,l’anno in cui trans e prostitute schiave vengono trattate come criminali e lasciate anche loro sole con i loro problemi è anche l’anno delle affermazioni oscene che secondo alcuni fare la prostituta è bello e quindi bisogna riaprire le case chiuse.
E' anche l'anno dove magicamente si scopre che i poveri ci sono e che nel mondo ancora troppi muoiono di fame e per le guerre.

Ma è stato anche l'anno dell'impegno ed è stata aperta finalmente la casa di Isoke ,grazie alla stessa Isoke ed al suo costante impegno quest’anno 46 ragazze sono uscite dalla tratta. Ringraziamo le comunità, i servizi e le autorità che ci hanno permesso di interagire con loro per raggiungere questo risultato. Il numero delle altre ragazze che Isoke ha contribuito a motivare nella scelta di un percorso di uscita e’, inoltre, significativo: nell’anno della Carfagna, della criminalizzazione delle clandestine e delle prostitute e delle oltre venti uccise, ogni risultato e’ un piccolo miracolo!!!!!
Negli ultimi giorni di dicembre due delle nostre ragazze sono riuscite attraverso il percorso sociale ad ottenere il permesso di soggiorno ed ora attendono di trovare un lavoro,di questo dobbiamo ringraziare,oltre a enti ,associazioni e comunità anche gli "amici italiani" di queste ragazze che le hanno aiutate e sostenute durante tutto il loro percorso .

Il 2008 è stato anche l’anno del coraggio, della testimonianza, del racconto di un ragazzo che pur avendo solo 28 anni dimostra di essere più uomo di tutti gli uomini messi assieme e di amare veramente la sua terra,condannando con forza il male più grande del nostro paese ,la mafia.

Nella speranza che il 2009 possa essere migliore ...auguro a tutti gli amici della rete e agli amici di sempre ,un felice anno nuovo e continuità dei successi raccolti!!!