giovedì 13 novembre 2008

sfruttamento e favareggiamento alla prostituzione


Affittava i locali alle prostitute Arrestato un pensionato cagliaritano
L'uomo, un settantacinquenne, è ora accusato di reclutamento di prostitute, di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Erano almeno tre gli appartamenti gestiti a Quartu, nelle vie Marconi, Cilea e da Palestrina, dove l'attività di prostituzione veniva svolta sotto le mentite spoglie di centri benessere illegali
E' stato accusato di concessione di locali adibiti alla prostituzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, Sandrino Mascia, 75 anni, nato a Maracalagonis, ma residente a Quartu. L'uomo è ora agli arresti domiciliari in seguito a un'operazione condotta dopo lunghe indagini dai carabinieri di Cagliari. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'uomo prendeva in affitto appartamenti da ignari coetanei e li concedeva a sua volta per 300 euro al mese a donne dai 19 ai 50 anni, italiane e straniere, che contattava tramite annunci su giornale rivolti ad aspiranti "aiutanti massaggiatori o massaggiatrici". Le donne, dopo una prova, venivano messe "al lavoro" negli appartamenti dove si svolgeva un'attività di "massaggio integrale" del costo di 50 euro e della durata di una ventina di minuti che si concludeva con un rapporto orale o, a volte, con rapporti sessuali completi. Mascia, oltre all'affitto mensile, intascava anche una quota tra i 30 e il 50 per cento dei guadagni. Erano almeno tre gli appartamenti gestiti a Quartu, nelle vie Marconi, Cilea e da Palestrina, dove l'attività di prostituzione veniva svolta sotto le mentite spoglie di centri benessere illegali. I clienti dei "massaggi", come riferito dal comandante del nucleo operativo radiomobile di Cagliari, tenente Davide Colajanni, erano uomini e donne di ogni provenienza ed età. (da L'unione Sarda.it, ma notizie simili le trovater su centinaia e centinaia di siti)

(nel box: foto dell'On. D. Santanchè, paladina della lotta alla prostituzione)

Ma davvero ci crediamo che stò meschino gestiva in proprio l'affare? A 75 anni? E chi forniva le ragazze? Ma davvero, davvero ci crediamo? Gli appartamenti e i locali trasformati in bordelli ormai sono migliaia, discreti, ben organizzati, sorvegliati dagli sfruttatori. Via dalle strade, troppa pubblicità, troppa visibilità, e poi, tutti quei rompicoglioni di preti e volontari vari che rompono le palle, e si, meglio un locale ben sorvegliato, ci entrino i volontari vari, ci entrino, una coltellata in una rissa ci può stare. Viva la Carfagna, lei si che ha capito tutto.

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