sabato 28 novembre 2009

Appello CGIL - UNICEF Pavia - condividiamo e diffondiamo


APPELLO ALLA CITTADINANZA ED ALLE ISTITUZIONI

Il giorno 27 Novembre, per decisione del Comune, il nucleo dei Rom che vive a Fossarmato sarà sgomberato e disperso nella città, stessa sorte per due famiglie di Via S.Carlo.
Il Comune si è impegnato a trasferire nella struttura di accoglienza di Via S.Carlo alcune delle famiglie di Fossarmato che hanno dimostrato di volersi integrare. Per tutti gli altri : la strada.
La recente esperienza di sgombero della ex Snia che ha coinvolto 200 Rom dovrebbe avere insegnato che le persone rimangono comunque sul territorio (ora sono 150) e che nessun patto che unisca solidarietà e legalità può reggere, senza progetti di accoglienza e sostegno all’integrazione.
Con “patto” intendiamo il binomio “diritti / doveri”: i diritti comportano di dar vita a progetti centrati sul lavoro per gli adulti e sulla scuola per i bambini.
I doveri riguardano invece l’assunzione di responsabilità e l’osservanza delle regole di convivenza civile: se queste non vengono rispettate, il patto decade.
Da anni il mondo del volontariato chiede all’amministrazione comunale un’azione di questo tipo: e’ stata chiesta alla giunta passata, lo si ripete ora.
Se tra le famiglie di Fossarmato ci sono uomini difficilmente difendibili, la cui presenza ha creato forti tensioni nel quartiere ed esposto l’intera comunità Rom al dileggio ed alla ostilità, altri – e sono la maggioranza – tentano di essere lavoratori responsabili e genitori che danno valore alla scuola per i figli, pur tra mille difficoltà legate ai pregiudizi, alla crisi economica ed a un diverso stile di vita.
Le assistenti sociali del Comune svolgono un importante lavoro di educazione, in particolare sui minori e sulle donne, al pari dei volontari della Associazione “Fuori Luogo”, che seguono il doposcuola di bambini e bambine . Occorre però che questo impegno non sia stato vano : bisogna almeno garantire che tutti, davvero tutti, possano terminare questo anno scolastico.
In merito a cosa succederà ai bambini Rom dopo lo sgombero il Comune ha formulato una proposta che valutiamo irrealizzabile : propone infatti che tutti i 12 bambini sgomberati siano ospitati in una comunità, pur sapendo che i genitori non si separeranno mai dai loro figli né i figli dai loro genitori.
In questi giorni si sono celebrati a Pavia e in tutto il mondo i 20 anni della “Convenzione sui diritti dell’infanzia”. Così recitano alcuni articoli di questa Legge del nostro Stato : art. 2 : “ Si adottano tutti i provvedimenti affinché il bambino sia tutelato contro ogni forma di discriminazione o di sanzione motivate dalle attività dei suoi genitori “ ; art. 3 : “ In tutte le decisioni relative ai bambini l’interesse superiore del bambino deve essere una considerazione preminente “ ; art.12 : “ Si darà al bambino la possibilità di essere ascoltato in ogni procedura che lo concerne “ .
Se non si scommette sui bambini, su questa “seconda generazione” che frequenta le nostre scuole, che e’ diventata amica dei nostri figli, l’integrazione sarà sempre più difficile e la sicurezza urbana soltanto uno slogan. Dobbiamo offrire a ciascuno e a tutti i bambini Rom la possibilità di rompere il circolo vizioso di povertà, isolamento e pregiudizio, per costruire le basi di una reale convivenza di cui abbiamo un profondo bisogno .
Con questo appello chiediamo pertanto e solamente di pensare all’interesse superiore dei bambini e delle bambine, di non procedere proprio nel freddo dell’inverno allo sgombero di Fossarmato ma di attendere ancora qualche mese per giungere al termine dell’anno scolastico .
Ci rivolgiamo alla comunità cittadina, alle istituzioni ed al mondo del volontariato perché, pur nella fermezza del rispetto delle regole di convivenza, prevalga ancora la capacità di dialogo ed il senso di umanità e che ha sempre contraddistinto la città di Pavia.
CGIL PAVIA
COMITATO PROVINCIALE DI PAVIA PER L’ UNICEF

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