lunedì 30 novembre 2009

25 novembre 2009 Una festa o una giornata di lotta?





(nelle immagini tre delle manifestazioni tenutesi a Pavia con Isokè Aikpitanyi e i CattiviRagazzi, a Stradella, a Spazio Musica e all'Osteria Sottovento)

quest'anno il 25 novembre si è caratterizzata come una giornata di lotta, la manifestazione di Milano contro gli stupri all'interno dei campi di concentramento per immigrati, finita a manganellate contro le donne manifestanti perchè accusavano un poliziotto di essere un porco stupratore (ma questo non si puù dire perchè per i suoi colleghi è un funzionario integerrimo e se si andrà a processo sarà assolto sicuramente), la manifestazione di Roma, molto bella e combattiva, le migliaia di manifestazione locali, l'attenzione della stampa ... ma ancora non basta, tante, troppe, sono state le manifestazione di maniera, banalizzanti del problema, vuote di contenuti, leggere e di maniera, quasi di fastidio da parte degli amministratori locali: bisogna farlo, facciamolo perchè dobbiamo e via. No, non ci siamo, dobbiamo fare in modo che il 25 novembre sia tutto l'anno, che i tanti, troppi, maschi all'interno delle istituzioni prendano coscienza di genere e che si impegnino in guesta guerra alla violena sulle donne. Si, si tratta di una guerra, con morti e feriti (donne) che tutti i giorni devastano la nostra coscienza e rovinano vite.

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