mercoledì 17 dicembre 2008

Non tutto è marcio: la straordinaria vita di Dora Akunyili





Dora Akunyili è nata nel 1954 In un villaggio dello Stato di Anambra – Sud Nigeria.Proventiente da una famiglia cristiana agiata è la prima della classe e studia Farmacia, si laurea a Lagos e ottiene la specializzazione a Londra. Nel 1995, nominata segretaria di un fondo per l’aiuto ai più poveri, soffre di stomaco. Viene mandata a Londra per operarsi, in tasca 25 mila euro offerti dal suo datore di lavoro. Il chirurgo inglese ritiene l’operazione inutile, ma le propone una falsa diagnosi per dividersi il malloppo. Lei rifiuta e restituisce i soldi al capo, stupito da tanta onestà nel Paese più corrotto del mondo. Questo exploit arriva alle orecchie del futuro presidente Olusegun Obasanjo che la chiama nel 2001 alla testa della Nafdac (Agenzia Nazionale di controllo della nutrizione e delle medicine). Contrariamente ai suoi predecessori lei prende la missione alla lettera e dichiara guerra 'ai mercanti della morte'. Limita le importazioni a due porti e due aeroporti, ingaggia in Cina e in India degli ispettori che mettono 31 fabbricanti sulla lista nera e lancia più di 800 azioni contro mercati e produttori locali. La reazione dei baroni delle medicine contraffatte non tarda, prima tentano di corromperla, dopo hanno cominciato a minacciarla. Durante la sua lotta, ha dovuto anche sbarazzarsi dei collaboratori corrotti, 300 in sei anni, tra cui il fratello di suo marito che ancora gliene vuole. Suo figlio è stato vittima di un tentativo di rapimento a scuola, poi è toccato ai killer professionisti. Nell’agosto del 2001 sei uomini armati l’aspettano a casa sua: ha cambiato programma all’ultimo minuto. Un anno dopo, i laboratori della Nafdac bruciano. Lei avrebbe dovuto essere all’interno se il suo programma non fosse stato modificato. Il 26 dicembre 2003, mentre il suo convoglio si avvicinava a sua, una pallottola la sfiora e uccide il conducente. Lei sa bene chi è il mandante principale degli attentati. Marcel Nnakwe è il più grande produttore nigeriano di medicinali contraffatti, un uomo ricchissimo con mille protezioni all’interno dell’ordinamento giudiziario e delle forze dell’ordine. Attualmente è accusato di omicidio per l’attentato del Natale 2003 e il giudice, dopo 58 udienze, si è appena dichiarato incompetente. Il braccio di ferro comunque sta lentamente girando a sfavore dei mercanti della morte. Dal 62% del 2001, la parte di falsi medicinali sul mercato nigeriano è passata al 20%. In marzo ha avuto finalmente luogo un raid su Onitsha: 700 poliziotti hanno sequestrato 80 camion di prodotti contraffatti. Quanto ai fabbricanti indiani e pakistani, sono abbastanza sotto controllo. Più difficile il controllo sui cinesi.Prima di essere dirigente del NAFDAC ha occupato posizioni di prestigio nell'università della Nigeria, ed ha collaborato ai lavori di numerose commissioni scientifiche nazionali e internazionali. E' componente della New York Academy of Science, della Internationl Union of Pharmacology, e della International Pharmaceutical Federation.

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