Oggi in Italia ci sono più di dieci mila maman


LA FINANZIARIA TAGLIA I FONDI ANCHE CONTRO LA TRATTA - MENO FONDI UGUALE MENO IMPEGNO? - RILANCIARE LA LOTTA ALLA TRATTA


… e noi chiediamo una moratoria per le ragazze nigeriane.

La Finanziaria taglia i fondi contro la tratta: forse dovranno chiudere le postazioni del Numero Verde, forse salteranno i finanziamenti per i progetti dell’articolo 13 e dell’articolo 18.

Le associazioni anti-tratta protestano. Mi si chiede di dire la mia, dopo che a Genova è stata annunciata la mia candidatura a testimonial antitratta del Parlamento Europeo.

Dico, anzitutto, che il Parlamento Europeo ha raccomandato che gli Stati membri sostengano le vittime della tratta, senza se e senza ma; in Italia troppi se e troppi ma hanno reso incompleta e inefficace l’applicazione dell’articolo 18.

Non si dimentichi, comunque, che Numero Verde e Articolo 18 hanno potuto sostenere solo una vittima su dieci, un risultato che, visto dalla parte delle vittime della tratta, non è così positivo come si continua a dire.

Oggi in Itala ci sono almeno dieci mila maman, che sono per lo più ex vittime per le quali entrare nella mafia è stato più facile che uscire dalal tratta grazie agli strumenti giuridici e sociali esistenti; le maman hanno un numero esorbitante di collaboratrici e collaboratori, hanno appoggi in numerose comunità e associazioni nigeriane che non si impegnano contro la tratta; e hanno il sostegno di tanti, troppi “pastori”. L’attività svolta fino ad ora contro la tratta ha solo sfiorato queste realtà.

La mia rete è attiva da dieci anni senza aver mai avuto accesso a fondi e a finanziamenti pubblici, il che mi spinge a dire che la rete delle associazioni accreditate che oggi giustamente lamentano tagli e limitazioni, deve attrezzarsi per lavorare ugualmente ed evitare quel che è già successo in passato, è cioè, che i servizi si fermino. Sono certa che un rilancio e nuove sinergie tra diverse esperienze antitratta siano possibili, proprio a fronte della crisi e per trovare nuove risorse e nuovi interventi.

Noi abbiamo diverse proposte in tal senso da discutere anche con la parte politica al governo e alal opposizione.

Con i fondi dello Stato o senza fondi, allora, questo è il momento di attuare una grande mobilitazione contro la tratta, a sostegno delle vittime. Ci vuole un forte coinvolgimento delle Regioni e dei Comuni; ci vuole un forte riconoscimento della società per il ruolo che svolge a sostegno delle vittime della tratta, impegnando come sponsor/tutor in modo autofinanziato, persone, famiglie e perfino ex clienti.

Dobbiamo, infine, chiedere una moratoria giuridica per le ragazze nigeriane. le cui situazioni sono sempre più complicate.


Isoke Aikpitanyi

Associazione vittime ed ex vittime della tratta del Progetto la ragazza di Benin City